Milano, 1974. Irene Mastrangelo è una ragazza di 23 anni, fidanzata da anni con Luigi, che grazie ai sacrifici dei genitori, immigrati dal Sud, ha potuto frequentare la Facoltà di Storia dell’Arte all’Università.
Quando Irene, arrivata ormai all’ultimo esame, dopo una discussione con il professore, rifiuta il voto che le avrebbe permesso di laurearsi, per non gravare più sulla famiglia decide di mantenersi trovando un lavoro. Riesce quindi ad ottenere un posto di assistente redattrice nella prestigiosa rivista di moda “Appeal”, ma così facendo si scontra con il padre, che avrebbe preferito che lei si concentrasse sugli studi.
Il mondo della moda, stravagante e ricco di stimoli, affascina da subito Irene, che stringe amicizia con l’altra giovane assistente, la disinibita Monica, e viene “adottata” dalla pur severa Rita, la redattrice senior, anticonformista e sempre in polemica con Nava, il vicedirettore, attento solo all’aspetto economico.
Quello che Rita vorrebbe portare dentro “Appeal” è uno sguardo nuovo, attento a quello che sta accadendo alla moda milanese di quegli anni: siamo infatti nel pieno di una vera e propria rivoluzione che, grazie al talento e alla visione imprenditoriale di un gruppo di straordinari stilisti, sta portando la moda italiana a competere con quella francese.
Rita intuisce le potenzialità di Irene e la porta con sé dal celebre stilista Albini. Irene, per nulla intimorita, riesce a ottenere un’intervista, grazie a brillanti intuizioni e a un’innata capacità di entrare in empatia con gli altri. Inizia così a capire che quel mondo di creativi, eccentrici e imprevedibili, così diversi dal suo ambiente di origine, è proprio il mondo in cui vuole farsi strada.