Un nuovo arrivo nel R.I.S.: si tratta del tenente Giorgia Levi, psicologa criminologa assunta per tracciare un profilo psicologico del serial bomber. L’Uomo delle Bombe nel frattempo mira sempre più in alto: riesce infatti ad uccidere il tenente Anna Giordano, avvelenandola con un bracciale. La disperazione del Capitano Riccardo Venturi, che aveva una relazione con la ragazza, e la determinazione degli uomini del R.I.S. portano all’arresto del serial killer, che però nega ogni coinvolgimento con gli omicidi. Ma la verità è scottante: l’arrestato non è il vero Uomo delle Bombe, bensì il fratello gemello; i due erano stati separati alla nascita, e nessuno dei due sapeva dell’esistenza dell’altro. La caccia al vero Uomo delle Bombe si conclude, o almeno così sembra, presso Borgo Val di Taro, in cima a una diga dalla quale l’Uomo delle Bombe si butta. Il corpo non viene ritrovato: Venturi non riesce a credere alla morte dell’uomo e si butta testardamente alla sua ricerca finendo addirittura in licenza. Alla fine, però, Venturi riesce a dimostrare che l’Uomo delle Bombe è vivo, e che si è salvato tramite uno speciale giubbotto di silicone. Ritornato in servizio, il capitano riprende la caccia al dinamitardo che culmina in un violento scontro a fuoco dove rimane ucciso il gemello del serial killer e ferito lo stesso Venturi. Sollevato dall’incarico, riuscirà comunque a sventare l’ultimo attentato e a catturare l’Uomo delle Bombe.