“Sarà un anno pieno di ansie e di dubbi: rifletterete per la prima volta seriamente sul vostro futuro”. È questo il discorso che il professor Cicerino ha preparato per la sua Terza A all’inizio del nuovo anno scolastico, proponendosi d’essere “leggero come una piuma”, di starsene nel suo cantuccio ad aspettare e osservare. L’avevamo lasciato, alla fine dello scorso anno, intrappolato su un treno che non avrebbe dovuto prendere, mentre finalmente trovava il coraggio di pronunciare le parole “ti amo” e la professoressa Sabatini sulla banchina fraintendeva, quindi capiva e rispondeva: “anch’io”. Tre mesi dopo li ritroviamo insieme, nella stessa casa, dove Enrica, forse troppo precipitosamente, ha deciso di trasferirsi con l’approvazione sincera di Elena. Si direbbe che in questo secondo anno a Roma per il professor Cicerino tutto vada bene: una classe già conquistata, una storia d’amore ben avviata, una vita tranquilla. Eppure, negli occhi di Enrica c’è qualcosa di stonato, ma Antonio non se ne accorge, preso dai festeggiamenti della sua terza A e dalla imprevista assenza di Claudio Rizzo. Era stato bocciato, Claudio, ma il professor Cicerino sperava di ritrovarlo. Invece nulla. Il padre, pare, ha deciso di farlo iscrivere in un istituto privato. Da qui inizia la prima battaglia di Antonio, che nel giro di poche settimane riesce a riportare Claudio al Colonna. Ma i problemi non sono affatto finiti: uno porta il nome di una nuova alunna, Monica Morucci, l’altro s’incarna nella bella figura del nuovo collega di Matematica e Fisica, il professor Enea Pannone.